Il secondo volume della saga “40060” racchiude tutto l’immaginario hip hop del rapper bolognese Brensi. Buona parte delle 14 tracce dell’album, avanzate dall’ultimo EP “La Haine” in quanto non in linea con l’atmosfera del progetto, sono state inserite in quello che l’artista definisce a tutti gli effetti un mixtape. Con la presenza degli amici più stretti e ben quattro produttori, Brensi si è lasciato andare a sperimentazioni inedite senza perdere di vista l’essenza del suo rap, caratterizzato da rime aggressive e liriche taglienti ispirate al suo approccio old school.
40060 è il tuo nuovo disco. Perchè proprio questo titolo?
Deriva dal vecchio CAP del mio paese d’origine che fu cambiato ed unificato al comune di appartenenza. Per coronare e rendere immortale quel periodo ho deciso di dedicargli una saga di mixtape, mi sembrava il minimo!
Che feedback stai ricevendo?
Direi molto positivi, stiamo allargando il bacino d’utenza e non si avvicinano più solo ascoltatori del genere ma anche da altri generi e nazioni. Questo è super positivo!
Ci sono dei brani su cui hai dovuto lavorare maggiormente rispetto ad altri?
In questo progetto non più di troppo, non ci sono pezzi registrati 2/3 volte anche perché avrebbe perso il senso essendo un mixtape e non un disco ufficiale
Il mixtape ha sonorità molto varie. Ci sono album/artisti rap che ti hanno ispirato per il processo creativo?
Per il processo creativo non ho riferimenti particolari, però ti posso Dire che nell’ultimo periodo (1/2 anni) sto ascoltando molto rap e r&b francese questo forse un po’ mi ha condizionato nella scelta di alcune sonorità
Qual è il tuo prossimo obiettivo?
Ora come ora? Portare live a più non posso il mixtape e divertirmi il più possibile!