Cresciuto in una famiglia di musicisti, il compositore peruviano Sergio Díaz De Rojas si è ispirato a suo nonno e alla sorella di suo nonno, entrambi abili pianisti e compositori. Fu quest’ultima parente, la sua prozia Elsa, che per prima insegnò a Sergio il pianoforte classico e divenne la forza guida nel suo sviluppo musicale, introducendolo a Bach e Chopin quando aveva 11 anni.
Diversi anni dopo, la tragedia colpì la famiglia. Sergio rimase sconcertato quando suo nonno, un genio della musica che suonava per varie orchestre e gruppi in Perù, si tolse la vita. “Mia madre ha cercato di nascondermelo, ma era ovunque. Era sui giornali”, ricorda. “Amavo mio nonno e mi rattristavo, ma non capivo davvero cosa significasse perdere qualcuno”. Sebbene siano trascorsi quindici anni, Sergio si è ritrovato a meditare su quella perdita formativa mentre creava le canzoni che alla fine sono diventate Muerte en una tarde de verano.