Intervista all’artista Noicky con la sua “Incubi”

Incubi” è il singolo dell’eclettico Noicky, sui principali stores digitali e dal 26 gennaio nelle radio in promozione nazionale. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti attuali e di tendenza, che evidenziano la forte personalità dell’artista. Melodie che entrano in testa sin dal primo ascolto, con un’interpretazione vocale sentita e autentica. Il brano esplora temi come la paura, l’insicurezza, il desiderio di fuga e la lotta contro le avversità, il tutto con un tono intenso e coinvolgente.

Qual è stato il tuo percorso di crescita musicale fino ad oggi?

Ho iniziato a scrivere testi e poi ad incidere canzoni solamente come hobby, un semplice passatempo che mi aiutava a staccare dal lavoro, dalla monotonia delle giornate e che mi è stato fondamentale, soprattutto all’inizio, come valvola di sfogo per rabbia e delusioni passate. poi con il passare dei mesi, migliorando, mi sono reso conto che quello che fino a quel momento era solo una passione poteva diventare il mio lavoro; quindi, mi sono anche iniziato a porre degli obiettivi reali con la musica. Sono già diversi anni che vado avanti per questa strada, e sono certo di trovarmi soltanto all’inizio di tutto. Vedremo il futuro che cosa ci potrà riservare.

Hai mai pensato di cantare in inglese cercando di oltrepassare i confini nazionali?

Non ho mai pensato di farlo, mi trovo bene scrivendo e cantando italiano. Devo anche dire la verità, non sono uno di quelli che si definirebbe un madrelingua, quindi lo reputerei alquanto inutile. Allo stesso tempo però, credo che ciò sia sicuramente un qualcosa in più. Avere un maggiore repertorio linguistico porta sicuramente originalità, diversi tipi di sound, flow e metriche, quindi è senz’altro una caratteristica più che invidiabile.

Hai un videoclip nel cassetto, oppure dovremmo ancora attendere?

Ne ho più di uno, non è imminente ma ho intenzione di far uscire almeno una parte delle prossime canzoni con un videoclip.

Come nasce un tuo brano di solito? Raccontaci qualche aneddoto!

E’ sempre stato tutto molto naturale, forse anche impulsivo, scrivo ricordando esperienze vissute per poi cantarle davanti un microfono. Seppur vero che capitano periodi dove l’ispirazione o le energie vengono a mancare, alla fine ritorna sempre la necessità di lasciare una mia impronta sul foglio, che sia di rabbia, felicità o tristezza.

Elencaci cinque artisti o band che hanno influenzato il tuo sound e in che modo.

Nella scena italiana, colui che, oltre ad essere sempre stato il mio preferito, ha influito tantissimo sul mio modo di vedere la musica è Tedua, per via della sua particolarità sia a livello musicale che di scrittura e perché lo reputo veramente uno dei pochi che tiene al dover sempre raccontare se stesso nelle sue canzoni.

Un altro italiano che invece mi ha fatto scoprire questo genere è Emis Killa, che apprezzo particolarmente per il suo saper fare sia canzoni più “old school” con testi crudi e aggressivi, ma allo stesso tempo capace anche di fare tracce più musicali e che entrano in testa.

Concludo infine con tre artisti oltreoceano, che sarebbero Juice World, Post Malone e Lil Peep, artisti che ho sempre apprezzato moltissimo per la loro musicalità e soprattutto espressività, che mi coinvolge tanto quando ascolto i loro pezzi.

Incubi… già il titolo emana curiosità e all’ascolto ne siamo rimasti affascinati. Cosa si cela dietro questo titolo?

Incubi per me è una parola che racchiude paranoia, paura e ansia, sentimenti che accompagnano me e tanti ragazzi come me sia di giorno che di notte. E’ proprio su questo insieme di emozioni angoscianti che si basa il suo significato, vale a dire la consapevolezza delle difficoltà che affrontiamo tutti i giorni, ma allo stesso tempo il dover resistere e saper convivere con esse, incassando ogni colpo per rialzarsi più forti di prima.

Momento Spoiler! Piani per il futuro? Live all’orizzonte?

No, non abbiamo tour in programma. Per il momento la priorità è quella di crescere e migliorare la nostra musica passo dopo passo, con l’obiettivo di poter portare il meglio di noi stessi quando arriverà quel momento.